Cos’è
Il Co.De. forma designer in grado di integrare le componenti di progettazione più convenzionali riferite ai prodotti (oggetti d’uso, sistemi di oggetti), ai servizi (per l’educazione, la salute, l’abitare), agli spazi temporanei (per la cultura, per esposizioni, per l’ospitalità, per l’abitare, per l’intrattenimento), con quegli aspetti maggiormente innovativi che derivano dai nuovi assetti comunitari della società contemporanea e dalla diffusione delle tecnologie digitali. In una prospettiva di aggiornamento del ruolo del designer nella società e degli impatti sociali del suo lavoro, il CdL intende formare una figura capace di orientare criticamente processi di formalizzazione e visualizzazione di nuove istanze ed identità sociali e pratiche innovative bottom-up, operando con competenze trasversali e soft-skill all’interno dei processi innovativi, tecnologici e sociali, guidati dal design.
Lo studente potrà guardare al progetto come un campo unico che spazia tra arte, scienza e tecnica, tra conoscenze tecnologiche, socio-economiche e umanistiche, applicando metodologie di progettazione avanzate centrate sull’utente e avvalendosi del potenziale creativo offerto dalle tecnologie digitali.
Cosa si studia
Nel percorso di studio lo studente apprende i metodi e le tecniche finalizzati alla elaborazione di progetti che, a partire dall’analisi del contesto sociale, tecnologico ed economico di riferimento, consentano di raggiungere elevati livelli di integrazione tra gli aspetti tecnici, formali e funzionali, con particolare attenzione all’uso di linguaggi rappresentativi degli scenari della contemporaneità e di nuove forme di comunicazione e interazione. Lo studente sviluppa, inoltre, una sensibilità per un approccio progettuale centrato sui bisogni e sui desideri dell’utente finale, al fine di curare l’usabilità dei prodotti, dei servizi e degli spazi progettati in una prospettiva di sostenibilità complessiva dei processi produttivi e trasformativi.
Il modello formativo è incentrato su metodiche di apprendimento di tipo esperienziale (learning by doing) e relazionale (learning by others) all’interno di processi di lavoro condiviso tra docenti, studenti e stakeholders.
A tal scopo sono previsti laboratori progettuali e laboratori strumentali in cui gli studenti potranno apprendere oltre al “sapere” anche il “saper fare”. Il progetto formativo è strutturato su tre ambiti di conoscenza convergenti, che assumono nel percorso formativo declinazioni tematiche specifiche: conoscenze di base, conoscenze tecnico-professionali, conoscenze trasversali.
Sbocchi occupazionali
Il laureato in Design per la Comunità può inserirsi nel mercato del lavoro nell’ambito di tutte le attività professionali e aziendali operanti nel campo del design e della progettazione. In particolare, potrà trovare occupazione come tecnico del progetto all’interno delle aree tecniche e di ricerca e sviluppo delle aziende che operano nel campo della produzione di beni e servizi; come tecnico per lo sviluppo di prodotti e servizi negli studi di progettazione e di consulenza e nelle O.N.G.; come tecnico progettista di allestimenti fieristici e di eventi culturali temporanei;come grafico in aziende che operano nel campo della comunicazione e della grafica visuale; come tecnico, disegnatore e progettista nelle Pubbliche Amministrazioni; come libero professionista, in attività di impresa attraverso la comunicazione, formalizzazione e valorizzazione di processi di innovazione sociale.
Sedi
Le lezioni si svolgono presso la sede storica del Dipartimento di Architettura, Palazzo Gravina, in via Via Monteoliveto, 3 – 80134 Napoli, e presso il nuovo Complesso dello Spirito Santo in via Toledo, 402 – 80134 Napoli.